Personaggi torinesi

13 settembre 2016 LUCA DE GENNARO

Il "papà" degli MTVDays ci spiega come la pensa su alcuni importanti temi d'attualità: dall'innovazione tecnologica all'utilizzo dei social network.

E’ felice che la quarta edizione rappresenti una sorta di esame di maturità, il passaggio da manifestazione sperimentale ad appuntamento di genere. Parlare con De Gennaro, esperto di musica, radio e TV a 360 gradi, significa poter ragionare a tutto campo su presente e futuro della comunicazione e del concept artistico.
 
 
 
Gli MTV Digital Days si sono ormai affermati come perfetto mix di musica, intrattenimento e innovazione digitale, tra novità legate al mondo delle startup e nuove tendenze musicali. E le mie domande sono proprio un susseguirsi di curiosità sul mondo in cui viviamo, immerso nella comunicazione, pervaso di dati, video, immagini.
 
 
Luca De Gennaro intervista Steve Aoki (MTV DAYS 2016 - Reggia di Venaria)
 
[De Gennaro]: “Quella che ogni anno cerchiamo di ricreare ai Digital Days è un’esperienza basata su un’area professionale, del mondo delle aziende digitali e un appuntamento di livello con la musica, una festa che dopo il tramonto prende il sopravvento”.
 
[The Light Canvas]: "La sperimentazione di linguaggi e canali e la continua evoluzione tecnologica, cosa lasciano intravedere del futuro della comunicazione?"
 
[De Gennaro]: “E’ una questione molto complessa. Se penso alla situazione attuale, alla perdita di significato del concetto di palinsesto, mi rendo conto che il panorama oltre ad essersi trasformato profondamente negli ultimi anni, continua ad essere in evoluzione. Ad esempio l’offerta di canali di MTV si è necessariamente trasformata, con la nascita di canali tematici. La tecnologia è un driver, di conseguenza ci si adegua. Addirittura alcuni momenti non sarebbero diventati importanti senza la tecnologia a supportarli. Prova a pensare a Woodstock: senza gli amplificatori audio un evento con tutta quella gente non avrebbe avuto luogo”.
 
 
Woodstock 1969
 
 
[The Light Canvas]: "Ma possiamo allora immaginare un futuro tra rinascimento della radio e canali web?"
 
[De Gennaro]:  "Mi piace rispondere con un esempio che cito spesso ai miei studenti. Una considerazione che sentii fare dal guru della controcultura americana Timothy Leary, assistendo ad una delle ultime conferenze prima della sua scomparsa, alla libreria Book Soup, sul Sunset Boulevard di Los Angeles, nel 1996. In quella occasione disse: “Nella mia vita ho assistito a 4 rivoluzioni tecnologiche: la radio, la tv, il computer, ed ora Internet. Vi garantisco che nessuna di queste ha eliminato quella precedente”. Ecco, sono convinto che in realtà non ci sia una supremazia, che ognuna delle rivoluzioni tecniche ci abbia dato qualcosa in più, ma senza poter essere da sola sufficiente."
 
La libreria Book Soup, sul Sunset Boulevard di Los Angeles
 
 
[The Light Canvas]: "Pensi che si possa immaginare un’integrazione tra diversi canali?"
 
“Una volta se realizzavi un prodotto lo mettevi semplicemente sul mercato, mentre ora devi adeguarlo a diverse possibilità di fruizione, differenti sensibilità, differenti canali. E’ chiaro allora che si possono anche creare integrazioni tra tecnologie e canali tra loro molto diversi. Se pensi che una stazione radio fantastica, come Channel 6 Music di BBC non trasmette in FM, ma solo in DAB e su web, ti puoi render conto che in realtà le tecnologie si possono in qualche modo integrare. E ancora, Apple Music, nata per essere un ambiente digitale dove far convivere sia le stazioni attuali che delle playlist appositamente create da DJ e nomi di culto della musica. Il tutto accompagnato da un'emittente radiofonica 24 ore su 24, guidata da Zane Lowe e altri ex speaker di BBC Radio 1, trasmessa ogni giorno da Los Angeles, New York e Londra.”
 
Zane Lowe - DJ di Beats1 Radio (AppleMusic)
 
 
[The Light Canvas]: "Affrontiamo allora un altro argomento complesso: I social network. In Italia trascorriamo in media due ore al giorno immersi tra i post dei nostri amici virtuali, confermandoci al primo posto in Europa. Secondo te sono una nuova agorà, o semplicemente “un'ariete” utile a diffondere notizie?"
 
“Il discorso social network è molto delicato. Mi rendo conto, da “personaggio pubblico”, di avere un importante strumento di diffusione di informazione e di interazione, ma per altri versi considero pericoloso arrivare a proiettare tutta la mia vita all’interno di un ambiente virtuale. Quest’estate, in agosto ho fatto un esperimento: ho provato per un mese a tenermi lontano dai social. Devo dire che l’esperienza è stata tutt’altro che negativa. In particolare mi sono reso conto che le informazioni non avevano una coda lunga, per una notizia non si continuava a far polemica per giorni. Mi è sembrato tutto più vero, più misurato. Nessun commissario tecnico pronto a discutere e pontificare su una specialità delle olimpiadi che poi tornerà nell’oblio per 4 anni…”
 
 
Grazie Luca, al prossimo anno con MTV Digital Days.
 

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